L’Associazione Pescatori Dilettanti Sportivi della Valsugana A.S.D. è la concessionaria di svariate acque in zona Borgo Valsugana e dedica il suo operato alla conservazione degli habitat ed alla promozione della pesca sportiva. È nel punto della valle nel quale il Brenta inizia a mostrare i muscoli grazie all’ingresso di vari tributari che l’associazione ha il suo cuore: qui il fiume è un susseguirsi di acque veloce, raschi e salti inframezzati da lame e buche che celano le tane delle grosse marmorate, oltre che delle fario e delle iridee, ben presenti su tutta l’asta del fiume in concessione. Passare un pomeriggio di pesca in acque cristalline, vocate alle pesca a mosca e a spinning è sufficiente per entrare in simbiosi con questo fiume, che verso la fine della concessione al confine con il comune di Grigno inizia ad ingrossarsi ulteriormente e a rallentare la sua corsa: qui la pesca si apre la prima domenica di marzo e chiude il 30 settembre, come
la parte bassa del Torrente Maso che confluisce nel Brenta in zona Castelnuovo (la parte alta del Maso invece apre l’1 maggio). Compagna di pesca per tutto il tratto di Brenta in concessione è la pista ciclabile della Valsugana, che corre in falsopiano verso il Veneto tra paesaggi rurali e ben curati. Oltre ai due corsi d’acqua principali l’associazione è concessionaria di svariati torrenti alpini ben popolati da trote fario e dai laghi alpini (a partire da quota 2000 s.l.m.) che ospitano importanti popolazioni di salmerino alpino: questi ultimi sono pescabili dal primo maggio, anche se solitamente il ghiaccio scompare dalla loro superficie a giugno, a seconda del meteo. In merito alle aperture dei torrenti, questi sono suddivisi in parti basse (apertura canonica alla prima domenica di marzo) e alte (aperture dalla primo maggio).
Le acque del Brenta sono suddivise in zone speciali: alcune sono dedicate alla mosca ed allo spinning, alcune alla sola pesca a mosca, è presente un lungo tratto pronta pesca nel quale viene effettuata una semina mensile di trote fario adulte. In merito alle suddette semine, l’associazione gestisce insieme all’Associazione Pescatori Dilettanti di Grigno un incubatoio nel comune di Telve, vocato all’allevamento ed alla riproduzione della marmorata e della fario. Tra le varie attività dell’associazione spicca una giornata di avvicinamento alla pesca che si tiene ai primi di agosto ed alla quale possono partecipare i bambini fino a 14 anni anche se sprovvisti di licenza di pesca. In merito alla pesca in se’, sono di particolare interesse le zone NO-KILL denominate Z Alta (fiume Brenta dal ponte di Santa Margherita fino alla confluenza del torrente Maso) e Z Bassa (tratto terminale del torrente Maso e Brenta dalla confluenza con il Maso al ponte delle Mesole): le acque sono come si diceva veloci e cristalline e nei due tratti (parte bassa dedicata a spinning e mosca, parte alta dedicata alla sola PAM) ci si può cimentare alla pesca con artificiali e mosche sia in zone più facilmente approcciabili anche per i neofiti che in raschi e buche da pescatori più smaliziati. In queste due zone a prelievo nullo è d’obbligo l’uso di ami barbless. Buona la presenza di pesce, anche di taglia, e ovviamente la ricerca del pezzo pregiato è alla base di una giornata di pesca: le marmorate sono ben presenti, anche di taglia importante, ed il contesto nelle quali vengono cercate è in questi tratti di facile accesso praticamente ovunque. La conformazione del Brenta lo rende un fiume pescabile per tutto il periodo di apertura ed è raro trovarsi al cospetto di livelli troppo alti o troppo bassi che rendano difficile la pesca, l’onnipresente vegetazione riparia contribuisce alla creazione di zone di riparo per il pesce ma non crea difficoltà nella gestione e nel lancio nemmeno nei tratti più stretti. L’invito dell’associazione agli ospiti è aperto a tutti i pescatori sportivi che vogliano godere di queste magnifiche acque circondate dal contesto spettacolare della Valsugana.
Foto by Marco Simonini